Giugno 22, 2024
Il soffitto ligneo della chiesa di Santa Maria Assunta a Lentiai
Il documento più antico che riguarda la Pieve di Lentiai, menzionata come plebe de Lentiago, è un codice pergamenaceo del 1204, di poco posteriore alla guerra tra Bellunesi e Trevigiani conclusasi con la battaglia di Cesana (1197) nella quale fu trucidato lo stesso vescovo di Belluno Gherardo de Taccoli; la primitiva cappella fu ampliata e impreziosita verso la metà del Cinquecento sotto la direzione dell’architetto comasco Francesco Murer. Tra il 1577 e il 1579 fu commissionato, realizzato e pagato il monumentale capolavoro di Cesare Vecellio, il cui padre era cugino di Tiziano: un imponente nonché rarissimo soffitto a cassettoni, completo di venti tavole dipinte con scene tratte dalla vita di Maria, architettonicamente sorretto dagli affreschi degli Apostoli. Nella parrocchiale, dichiarata Monumento nazionale nel 1880, si conservano altre pregevole opere di Palma il Giovane, ma soprattutto, il polittico dell’Assunta, dietro l’altare maggiore, eseguito dalla stesso Vecellio con l’aiuto di Tiziano, probabile autore del santo omonimo.
Il Cadore e i suoi tesori
La chiesa di Sant’Orsola a Vigo di Cadore è la prima tappa di uno straordinario percorso artistico alla scoperta dei tesori di questa terra di confine, non lontana dall’Austria. Eretta nel 1344-46 per volere di Ainardo da Vico come cappella funeraria, è interamente affrescata al suo interno da un pregevole ciclo pittorico di autore ignoto dedicato alla santa vissuta nel quarto secolo, figlia di un re bretone, catturata e uccisa a Colonia da Attila mentre stava per raggiungere il promesso sposo. La piccola chiesa è impreziosita da un altare ligneo realizzato nel 1541 dall’intagliatore Michael Parth, di origine e formazione bavarese o salisburghese.
La vicina chiesa di Santa Margherita è ciò che resta del distrutto villaggio medievale di Salagona: si tratta di quella che risulta essere la chiesa più antica del Cadore decorata al suo interno da interessanti affreschi del Duecento, ancora oggi senza una sicura paternità. La giornata continuerà al pomeriggio con un omaggio alla città natale di Tiziano, Pieve di Cadore, la cui chiesa di Santa Maria Nascente conserva Una Madonna col bambino e santi, oggetto di un recente restauro che ne ha confermato l’autografia del celebre pittore rinascimentale. La chiesa conserva inoltre al suo interno il prezioso altare ligneo realizzato nel 1450 dall’artista tedesco Hans Klocher, a suggellare ancora una volta le relazioni artistiche di questa terra di confine.
Villa Buzzati
Di proprietà della famiglia Buzzati dal 1811, la villa ha visto nascere nel 1906 lo scrittore Dino, che amava soggiornarvi durante i mesi estivi. Edificata nella prima metà del Cinquecento, la villa fa parte di un complesso agricolo-residenziale avente come fulcro la piccola chiesetta di S. Pellegrino risalente al 1535. Nei primi anni dell’Ottocento i nuovi proprietari iniziarono una serie di restauri terminati alla fine del ‘800 dando alla villa l’aspetto odierno, con le due ali laterali, una delle quali in stile neogotico, affrescate da pittori dell’epoca, fra cui il più noto Pompeo Molmenti. Villa Buzzati rappresenta uno dei più interessanti esempi di villa romantica, ed è attualmente sede della Fondazione Buzzati che gestisce l’accoglienza e le visite didattiche.
Villa de Manzoni ai Prat
Realizzata nel 1835 su progetto dell'architetto Giuseppe Jappelli (lo stesso del caffè Pedrocchi di Padova) per Giovanni Antonio de Manzoni, discendente di una famiglia lombarda che si era arricchita con la gestione delle miniere agordine, la villa è un tipico esempio di dimora neoclassica, secondo canoni stilistici improntati alla sobrietà. L’architettura si avvicina a quella di un palazzo cittadino, nel momento storico in cui la villa perde il legame con le attività agrarie, trasformandosi in luogo di svago, lontano dal contesto urbano.
All’interno della villa sono conservati due importanti affreschi: La lotta delle Spartane di Giovanni De Min (1786-1859) e Esopo di Pietro Paoletti (1801-1847). La torretta ospita sulle pareti degli affreschi con delle vedute egizie e sul soffitto le costellazioni dello zodiaco riprese probabilmente da un disegno dello scienziato ed esploratore bellunese Girolamo Segato. Al 1870 si data l’intervento di Giuseppe Segusini, progettista dell’ala rustica in stile neogotico che presenta decori ad affresco con trofei di caccia ed elementi geometrici.
L’edificio ospita il Museo del 7° Reggimento Alpini con materiali che narrano la storia del Reggimento.
Programma
Sabato 22 giugno
Ore 8,30: ritrovo dei partecipanti e partenza per Lentiai
Pranzo libero nel corso del viaggio
Ore 15,30: visita guidata chiesa di santa Maria Assunta; al termine trasferimento in hotel, a Belluno.
Ore 20,30: cena presso il ristorante dell’hotel.
Domenica 23 giugno
Ore 9: partenza per Vigo di Cadore per le visite alle chiese di Sant’Orsola e di Santa Margherita.
Pranzo libero a Pieve di Cadore
Ore 15,30: visita guidata della chiesa di Santa Maria Nascente; al termine rientro a Belluno
Cena libera
Lunedì 24 giugno
Ore 10: visita guidata di Villa Buzzati
Pranzo libero a Belluno
Ore 14,45: visita guidata di Villa de Manzoni ai Patt
Ore 16,45: partenza per Torino con arrivo previsto alle 22,30
Quota di partecipazione
Base 20 paganti: 560 € a persona
Base 25 paganti: 530 € a persona
Supplemento singola: 100 €
10% di sconto per i soci del Touring Club Italiano
Le iscrizioni si chiudono il 20 aprile.